Assemblea nazionale dei delegati Legacoop
Nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, la Risanamento ha partecipato, il 22 maggio, all'Assemblea Nazionale dei delegati Legacoop.
Nel suo intervento all’Assemblea dei Delegati di metà mandato di Legacoop, il presidente Simone Gamberini ha ribadito la centralità del movimento cooperativo come modello d’impresa capace di affrontare con efficacia le sfide contemporanee, tra crisi geopolitiche, ambientali ed economiche. In occasione dell’Anno Internazionale delle Cooperative indetto dall’ONU, Gamberini ha sottolineato come le cooperative rappresentino comunità economiche e sociali radicate nei territori, impegnate per il bene comune, la giustizia, l’inclusione e la sostenibilità. Con oltre 90 miliardi di euro di fatturato, quasi 500 mila occupati e 7 milioni di soci, le cooperative aderenti a Legacoop costituiscono un pilastro dell’economia sociale italiana. Il presidente ha ricordato anche l’importanza costituzionale della cooperazione, sancita dall’articolo 45 della Carta, ribadita dal presidente Mattarella: una forma d’impresa che combatte la desertificazione economica delle aree interne, offrendo lavoro e ricostruendo legami sociali. Gamberini ha però evidenziato gravi criticità nel settore dei servizi, dove il sistema degli appalti penalizza proprio chi garantisce servizi essenziali, rendendo difficile sostenere salari dignitosi. Nonostante l’impegno delle cooperative, che nel 2024 hanno rinnovato 8 contratti collettivi nazionali e altri 4 accordi integrativi, il meccanismo di revisione dei prezzi negli appalti rischia di minare la sostenibilità del lavoro.Il presidente ha infine richiamato l’attenzione sul ruolo attivo delle cooperative nelle transizioni ecologica e digitale, nonché nella promozione del welfare sociale. Ma ha anche denunciato la carenza strutturale di personale qualificato, chiedendo strategie pubbliche coraggiose per rafforzare il settore sociale e contrastare l’inverno demografico e le disuguaglianze crescenti.
Per uqnto riguarda il problema della casa, tanto sentito in particolare a Bologna, Gamberini ha aggiunto “L’abitare è diventato un problema nazionale, un fattore di approfondimento delle diseguaglianze. Noi riteniamo più che mai che la cooperazione possa essere una rinnovata soluzione. Il nostro settore, tra le altre proposte, ha recentemente presentato un “piano casa nazionale” che prevede la realizzazione di 20mila abitazioni in 10 anni, con un investimento di 4,9 miliardi di euro, da destinare all’affitto o assegnare in godimento a canoni sostenibili. La proposta, coerente con i nuovi orientamenti strategici della Commissione Europea, poggia su un partenariato pubblico-privato che prevede l’utilizzo di strumenti finanziari nazionali ed europei, con un ruolo fondamentale della Banca Europea degli Investimenti. Sono proposte concrete, innovative e inclusive: ci aspettiamo risposte all’altezza”.