Un milione di Euro per i soci

Un milione di euro è lo sconto che la cooperativa ha fatto ai soci assegnatari nel 2023. Chi ha letto con attenzione il calcolo della corrisposta inviata a gennaio avrà notato che non compariva il solito l’adeguamento ISTAT. Bene, ora ufficialmente possiamo comunicare che l’aumento per il 2023 non ci sarà.

Abbiamo dovuto attendere alcune settimane prima di ufficializzare la notizia per completare la raccolta e l’analisi dei dati che ci hanno consentito di prendere questa decisione, che non esito a definire storica. Quest’anno, causa l’inflazione, le corrisposte dovevano aumentare del 12%. Una somma enorme, considerando che i soci già devono sopportare aumenti considerevoli del gas e dell’energia elettrica, oltre che di altri beni di prima necessità, alimentari compresi. Aumentare le corrisposte del 12% voleva dire, per esempio, far pagare 432 euro all’anno in più a una famiglia che ne paga 300 al mese, o 720 a chi ne paga 500 ogni mese. Ognuno può fare il calcolo del proprio risparmio con una calcolatrice: basta moltiplicare la corrisposta totale annua per 0,12 e leggere il risparmio ottenuto.

Vi chiederete forse perché è stato necessario attendere tante settimane per ufficializzare una notizia così positiva. La risposta è semplice: perché il Consiglio di Amministrazione doveva avere la certezza che la spesa di un milione di euro, necessaria per evitare gli aumenti, potesse essere compatibile con la corretta gestione della cooperativa. Le uniche entrate della Risanamento sono costituite dalle corrisposte, che devono offrire un vantaggio al socio e quindi sono inferiori ai canoni di mercato. I costi della cooperativa però - personale, materiali, tecnici, imprese - non sono soggetti a tale vincolo e aumentano liberamente. Sarebbe stato facile sbandierare a gennaio la notizia, ma non sarebbe stato corretto poiché era troppo presto per fare le valutazioni economiche necessarie. Il tema è stato anche discusso più volte all’interno del consiglio perché l’entità della somma coinvolta richiedeva la certezza che non ci sarebbero state ripercussioni negative sul bilancio. Cari soci, il Consiglio di Amministrazione della Risanamento ha il difficile compito di trovare e mantenere un equilibrio fra le esigenze dei soci e quella della Cooperativa. Diversamente da una società lucrativa, che ha come scopo produrre il maggior reddito possibile per i proprietari, la cooperativa ha un fine mutualistico per i soci, ma ha anche l’obbligo di mantenersi in buona salute. Amministratori troppo superficiali o inesperti, magari in buona fede, possono dare apparente soddisfazione ai soci subito, ma richiedere lacrime e sangue pochi anni dopo. Demagogia e impreparazione possono avere effetti devastanti su una società in tempi brevissimi.

A partire dal 2014, gli amministratori della Cooperativa hanno ottenuto un utile medio di tre milioni e mezzo di euro ogni anno, aumentato il patrimonio netto, l’attivo circolante, la liquidità e contemporaneamente hanno diminuito il debito. Risultati che sono stati raggiunti assegnando centinaia di alloggi, effettuando importanti lavori di manutenzione sugli edifici, riqualificando gli immobili con cappotti termici e infissi ad altre prestazioni energetiche. Investimenti che consento ai soci di vivere in case migliori e di risparmiare ingenti somme per il riscaldamento e il raffrescamento. La qualità della gestione è stata certificata nel 2020 dall’Associazione Italiana Revisori Legali dell’Economia Sociale che ha conferito il premio “Quadrofedele” alla Risanamento per aver presentato il miglior bilancio d’esercizio.

Il milione di euro che oggi la cooperativa dà ai soci è frutto sia di una gestione sana e professionale da parte del Consiglio di Amministrazione, sia della correttezza dei soci assegnatari che, salvo poche eccezioni, hanno sempre pagato regolarmente le corrisposte, anche nei periodi più duri della pandemia, quelli durante i quali l’economia dell’Italia si è fermata.

La sfida dei prossimi anni consisterà nel mantenere, anzi nel migliorare ancora, la gestione e nel cercare nuove case per i tanti soci che le richiedono. Condizione tassativa sarà sempre l’equilibrio del bilancio, che non dovrà essere messo in discussione da operazioni avventate. Si tratterà di un lavoro delicato, da svolgere con esperienza, cosa che hanno saputo fare gli amministratori negli ultimi mandati, tenendo saldo il timone della Risanamento anche negli anni difficilissimi del Covid e che ora, raggiunte acque più tranquille, danno ai soci quel milione di euro frutto dell’impegno comune.

Renato Rimondini
Presidente Cooperativa Risanamento