02/03/2022
Protocollo d’Intesa del fondo per la morosità incolpevole 2022 a Bologna
La giunta del Comune di Bologna ha approvato la delibera per la sottoscrizione del nuovo Protocollo d’Intesa del fondo per la morosità incolpevole. Per morosità incolpevole si intende la non possibilità da parte dell’inquilino di pagare l’affitto per la perdita o la consistente riduzione del reddito familiare. L'accordo è siglato tra Tribunale di Bologna, Città Metropolitana, Comuni dell’Area Metropolitana bolognese, Regione Emilia-Romagna, Ordine degli Avvocati, Sindacati e Associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini. L'obiettivo è coprire con un contributo a fondo perduto del 100% la morosità di inquilini con procedimenti di esecuzione dello sfratto non ancora convalidati, con ulteriori contributi dedicati ad inquilini con uno sfratto già convalidato.
L'accordo prevede l’erogazione di contributi economici a fronte di un Isee del locatario, anche di case Acer, inferiore ai 26 mila euro e di una morosità massima di 10 mila euro per gli immobili situati nei comuni ad alta tensione o disagio abitativo e 7 mila euro per tutti gli altri immobili, in questi tre casi:
Nei casi di pendenza di un procedimento di intimazione di sfratto per morosità, per il quale non sia ancora intervenuto il provvedimento di convalida, la morosità è coperta al 100% da un contributo a fondo perduto non superiore a 8 mila euro (estendibili a 12 mila) per gli immobili ubicati nei Comuni ad alta tensione abitativa e 4 mila euro per gli altri, erogato a fronte della rinuncia alla convalida da parte del proprietario.
In caso di procedimenti per cui sia intervenuta la convalida, con fissazione del termine per il rilascio già scaduto, ma per i quali non ci sia stata ancora l'esecuzione, il proprietario che rinunci alla procedura di esecuzione potrà richiedere un contributo a fondo perduto pari a 6 o 12 mensilità del canone nella misura massima rispettivamente di 4 mila e 6 mila euro.
Infine, l’inquilino nei confronti del quale lo sfratto sia già stato convalidato, ma non ancora eseguito, e che abbia sottoscritto un contratto di locazione per un nuovo alloggio, potrà richiedere un contributo a fondo perduto utile a corrispondere il deposito cauzionale relativo al nuovo contratto e un numero di mensilità del nuovo canone - per un massimo di 12 mila euro per gli immobili ubicati nei Comuni ad alta tensione abitativa.